Se il matrimonio è in crisi (ed eventualmente c'è anche il dubbio che possa essere nullo) o se è già in atto una separazione o un divorzio e si desidera verificare se è possibile la dichiarazione di nullità del proprio precedente matrimonio, ci si può rivolgere al Consultorio Familiare Diocesano che può fornire consulenza per orientare i coniugi, valutare cosa è possibile fare nel caso concreto e sostenerli nell'affrontare la situazione.
Se dalla consulenza preliminare è emerso che vi sono motivi perché il proprio matrimonio sia dichiarato nullo e si vuole introdurre una causa di nullità, è utile rivolgersi ad una persona esperta di Diritto Canonico matrimoniale, per analizzare il proprio caso e verificare se ci sono elementi per l'introduzione di una causa di nullità o per la richiesta di una dispensa per matrimonio non consumato.
A tale scopo ci si può rivolgere ad uno degli Avvocati abilitati, oppure al Patrono stabile del Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Oria.
La possibilità di essere assistiti dal Patrono stabile dopo la prima consulenza deve essere valutata caso per caso e può sussistere quando ricorrano particolari condizioni che la rendano opportuna.
Per coloro che si trovano in difficoltà a sostenere il costo economico che la nomina di un Patrono comporta, è possibile fare motivata richiesta al Vicario Giudiziale di ammissione al Gratuito Patrocinio o dell'assegnazione del Patrono stabile del Tribunale.
Se ci si rivolge ad uno degli Avvocati abilitati si tenga presente che:
la consulenza avverrà previo appuntamento telefonico con l'Avvocato;
se l'Avvocato lo richiede è utile presentarsi alla consulenza dopo aver compilato la Scheda di consulenza;
qualora il parere dell'Avvocato sia favorevole all'introduzione di una causa presso il Tribunale Ecclesiastico Diocesano, si potrà dare mandato o all'Avvocato che ha prestato la consulenza oppure ad altro Avvocato. L'Avvocato consulente sarà comunque libero di accettare o meno il mandato;
qualora la consulenza si concludesse con l'introduzione di una causa patrocinata dallo stesso Avvocato, i costi della consulenza saranno compresi in quelli di patrocinio.
Diversamente, l'Avvocato esporrà l'ammontare delle competenze per la consulenza svolta, tenendo conto delle possibilità economiche del richiedente e, per analogia, di quanto stabilito dai vescovi italiani per gli onorari di patrocinio in causa.
Se ci si rivolge al Patrono stabile del Tribunale Ecclesiastico Diocesano si tenga presente che:
occorre prendere appuntamento con il Patrono stabile;
è utile presentarsi alla consulenza con la Scheda di consulenza compilata;
il Patrono stabile effettuerà la consulenza secondo il metodo ritenuto più adatto al caso e darà il proprio parere al richiedente;
se il parere fosse favorevole all'introduzione di una causa e il Patrono stabile ravvisasse la presenza delle condizioni per poterne assumere la difesa, l'interessato potrà rivolgere al Tribunale la richiesta di assegnargli come difensore il Patrono stabile. Spetterà poi al Tribunale - tenuto conto dei criteri stabiliti in merito - decidere se accogliere o meno tale richiesta.